COMUNICATO STAMPA – AGROMNIA – PROGETTO “CANAPA: UNA COLTURA DA RISCOPRIRE” – WORKSHOP “MECCANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA E GESTIONE DEL POST RACCOLTA DELLA CANAPA”
“L’impostazione dei cantieri di meccanizzazione della raccolta della canapa nei diversi ambienti regionali. Definizione delle tecniche di gestione e di meccanizzazione dei semi nel post-raccolta (essiccazione e cernita). Ottimizzazione delle operazioni al fine di ridurre i costi di produzione e gestione attraverso una razionale meccanizzazione che vada a salvaguardare il prodotto e recuperi con efficienza i sottoprodotti. Di questo e molto altro si parlerà nel workshop che si terrà il 16 gennaio 2020 presso Cantine Due Palme, via San Marco 130, Cellino San Marco (BR).
Il progetto “Canapa: una coltura da riscoprire”, proposto dalla società cooperativa Agromnia e approvato ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020 misura 1.2, ha l’obiettivo di evidenziare le opportunità della coltura in termini di differenziazione colturale e di prodotto al fine di migliorare le condizioni economiche dell’impresa.
«Queste iniziative informative sono fondamentali per gli imprenditori agricoli che vogliano diversificare la produzione, ma anche per i giovani alle prime esperienze nel settore agricolo perché la canapa consente facilmente l’integrazione verticale della filiera, assicurando all’agricoltore un maggior valore aggiunto» ha affermato il dott. Mauro Guglielmi, Agronomo di Agromnia, società da anni impegnata in progetti formativi sui temi agricoltura, ambiente e territorio. «Il ruolo del Piano di Sviluppo Rurale – ha proseguito Guglielmi – per mezzo del quale vengono finanziate queste iniziative di formazione è essenziale per il progresso dell’imprenditoria agricola».
Nel corso del workshop verranno illustrate lo state dell’arte delle conoscenze sulla coltivazione della canapa in funzione della destinazione d’uso finale del prodotto nonché di fabbisogni di conoscenza non ancora soddisfatti. Verranno esaminate le filiere dalla semina alla raccolta, fino alla lavorazione per ottenerne olio, la fibra e canapulo e prodotti agroalimentari, individuando i costi di produzione e trasporto e trasformazione.
Per quanto riguarda la canapa tessile va ricordato che nel secolo scorso l’Italia è stato uno dei Paesi principali produttori mondiali con circa 100.000 ettari coltivati in diverse aree vocate lungo l’intera Penisola. Successivamente, la superficie destinata alla canapa si è ridotta drasticamente a pochi ettari. La repentina contrazione della coltura è imputabile all’introduzione delle fibre tessili artificiali che hanno man mano sostituito la fibra di canapa. Inoltre, la crescente sensibilità ambientale ha portato alla messa al bando del processo di macerazione in umido necessario alla produzione della fibra di canapa per uso tessile. Tale trend ha interessato gran parte dei Paesi industrializzati produttori. La produzione mondiale di canapa è ormai concentrata nei Paesi asiatici.
Nell’ultimi anni la necessità di diversificare le coltivazioni, le minori restrizioni legislative imposte alla coltivazione di questa specie, in seguito all’approvazione della legge nazionale “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”, la definizione di nuove agrotecniche e la messa a punto di tecniche sostitutive della macerazione in umido per la separazione della fibra dal canapulo, hanno risvegliato l’interesse degli imprenditori agricoli per questa coltura.
Tanto è vero che sul territorio nazionale sono nate e si stanno sviluppando numerose micro filiere basate sulle diverse parti della pianta di canapa: semi, infiorescenze e fusto.
Dai semi si può estrarre un olio particolarmente ricco di omega 3, 6 e 9 che lo rendono un importante integratore alimentare. Sempre dai semi è possibile estrarre delle sostanze lipidiche che rappresentano un importante componente nella produzione di prodotti cosmetici e di saponi. Dopo l’estrazione dei grassi, i panelli esausti che si ottengono possono
essere utilizzati in miscela con diversi sfarinati per realizzare vari prodotti: pasta, pane e più in generale diverse tipologie di prodotti da forno.
E’ evidente che la canapa ha delle straordinarie potenzialità, alcune delle quali iniziano ad essere espresse (settore agroalimentare e dell’edilizia), mentre altre richiedono ancora tempo per poter trovare una giusta collocazione commerciale (settore farmaceutico e tessile).
La meccanizzazione è funzionale a un incremento della produttività e a un congruo utilizzo di tali prodotti.
L’evento vedrà come relatori i maggiori esperti a livello nazionale delle tecniche di coltivazione e di utilizzo della canapa: il prof. Salvatore Faugno dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli e il dott. Gian Maria Baldi del medesimo Ateneo. Il dott. Antonio Guglielmi, agronomo di Agromnia, parlerà delle condizioni agronomiche per la coltivazione di questa pianta in Puglia.
Giuseppe D’Ambrosio, responsabile marketing di Canapa Campana, illustrerà l’esperienza della cooperativa nella filiera corta per un prodotto di maggior qualità e successo sul mercato.
«Intensificare lo scambio di conoscenze e informazioni tra le realtà produttive equivale a supportare in maniera concreta la crescita economica, attraverso lo sviluppo di adeguate capacità imprenditoriali e il rafforzamento dei legami tra settori produttivi e ricerca, con conseguente accrescimento della propensione all’innovazione da parte del tessuto imprenditoriale locale» – ha dichiarato Mauro Guglielmi.
Il progetto mira dunque favorire l’inserimento nel settore agricolo di imprenditori giovani, motivati e dinamici, capaci di cogliere le opportunità di mercato e promuovere soluzioni innovative.
A partire dalle ore 16:30 del giorno 16 gennaio sarà possibile registrarsi per partecipare ai lavori, che inizieranno alle ore 17:00. L’iniziativa è patrocinata dal Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della Provincia di Brindisi. L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Maria Rosaria Bianco, giornalista esperta di tematiche agricole.
L’Ufficio Stampa
Agromnia
Iniziativa finanziata ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020, MISURA 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”